L'amore e' una cosa per adulti
Non capirai mai, o sconosciuto, il colore che riuscivi a dare al buio.
La seggiovia delle emozioni faceva volare il corpo verso stelle perite che rivivevano nella luce delle nostre risate, mentre inerti cadevamo sull’erba grondante di rugiada e lussuria.
Non capirai mai, o sconosciuto, l’Amore che ridava colore a daltonici tramonti, dove l’indaco insolente prometteva una ritrovata felicità.
Non capirai mai, o sconosciuto, la bestemmia di un Amore gettato alle ortiche; la sovrana ipocrisia governa ora gesti e parole nell’imbuto della gola afona che prova ad urlare la resa.
Non capirai mai, o sconosciuto, che e’ il mare a portare sogni e naufragi, come l’Amore conduce al senso o alla disperazione.
Non capirai mai, o sconosciuto, i peli incolti dei polpacci che crescendo scandiscono quella lontananza che aggroviglia la mente nel disco rotto delle emozioni imperiture incise nella mente.
Non capirai mai, o sconosciuto, l’orologio impietrito sul tempo amorfo privo di significato; ora il ticchettio picchia la milza macellata dalle diapositive impazzite dei ricordi.
Non capirai mai, o sconosciuto, il paradosso di essere stati sull’unica frequenza per anni; forse io non ti ho compreso, il linguaggio estatico dei nostri corpi e le eterne chiacchierate per lo Stivale raccontavano quello che ora fatico ad esprimere.
Non capirò mai che i sentimenti non sono esantematici, come il tifo, la varicella o lo scorbuto.