HEAT
HEAT
Manuale di addestramento per <Force Protection> , di Gianpiero Spinelli, Mursia editore, pagine 355, € 19,00.
L’autore ci introduce alla lettura del manuale con chiare ed esaurienti indicazioni : “Per un PSD (acronimo di Personal Security Detail) la preparazione e la professionalità possono fare la differenza tra la vita e la morte, per sé e per le persone che deve proteggere. In questo lavoro niente deve essere affidato al caso e tutti i rischi devono essere calcolati, valutati e affrontati con cognizione di causa.”i
Chi scrive questo trattato, corredandolo di bellissime illustrazioni a colori, e’ un grande professionista del settore. Ex paracadutista della brigata Folgore, ha fondato il COAT (corso di operazioni antiterrorismo) prima di dedicarsi alla professione di Security & Defence Advisor nei paesi ad alto rischio, dal Kuwait all’America Latina , dove per anni e’ stato consulente per le forze speciali di Rio de Janeiro. Pioniere della terziarizzazione dei servizi militari e di sicurezza, un nuovo business in questa era di terrorismo evoluto.
Il titolo sarebbe calzante anche nella sua semplice traduzione dall’inglese (calore), in realtà si tratta dell’acronimo Hostile Environment Awareness Training, ossia l’addestramento specializzato per le operazioni di protezione e sicurezza negli ambienti ostili. Ginapiero Spinelli guida il lettore anche più inesperto col supporto di un glossario che rende comprensibile la scorrevole lettura.
Il testo e’ molto tecnico ed ogni capitolo approfondisce un aspetto : l’addestramento e la selezione di un PSD, le caratteristiche dettagliate di decine d’armi da fuoco, l’importanza della topografia per l’individuazione di Ied, le tecniche di soccorso in loco per emorragie e traumi vari. E gli argomenti trattati sono almeno un’altra decina.
C’e’ molto da imparare su questa nuova figura professionale, cui molti di noi ignorano persino l’esistenza. Sono uomini allenati alla fatica mentale ancora prima di quella fisica; infatti il PSD studia tutta la vita: deve conoscere popolazioni , religione e lingue del luogo, deve fare calcoli matematici per dedurre traiettorie o posizionamento in eventuale assenza di strumenti tecnologici. E’ un ingegnere-soldato-stratega che deve sapere sopravvivere –sempre si possa- in condizioni estreme, un uomo che non conosce la parola panico: le decisioni nei territori ad alto rischio vanno prese in qualche frazione di secondo ed il dolore fisico deve essere percepito come un modesto inconveniente.
Lo shock più forte per un PSD e’ la cattura da parte del nemico, egli preferisce la morte - che comunque sopraggiunge nel 90% dei casi- perché Il PSD negli interrogatori può fornire solo poche ed inutili informazioni, tant’è che l’evasione e’ una delle poche chance di sopravvivenza .
Ho in definitiva maltrattato questo compendio abbozzando un ventaglio incompleto delle tematiche trattate. Spero tuttavia di avere incuriosito il lettore a leggere o sfogliare un libro che non si compra “per sbaglio” e che, come non sempre accade, mantiene e supera le aspettative.
La sottoscritta, che se lo e’ divorato, da oggi in poi compatirà ulteriormente quei palestrati che si sentono dei Rambo solo perché fanno pesi tre volte a settimana.