Con gli occhi di un cerbiatto di Elizabeth Marshall Thomas Edizioni Longanesi, pagine 211, euro 18,60.

22.07.2012 19:41

La  scrittrice, una delle più famose antropologhe americane,  segue con dedizione, partecipazione emotiva  e rigore scientifico la saga di tre famiglie di cerbiatti stregando ogni lettore amante di quel mondo parallelo che e’ il mondo animale,  e ce la racconta con una straordinaria ricchezza di argomentazioni ed acute osservazioni che affrontano temi complessi come l’evoluzione delle specie e il difficile rapporto tra l’uomo e l’ecosistema.

Ha offerto loro cibo e acqua in un autunno particolarmente avverso, li ha seguiti nei loro apparentemente inspiegabili vagabondaggi scoprendone riti , emozioni e leggi che scandiscono ogni fase della loro esistenza .Condividiamo con l’autrice  questo lungo percorso di conoscenza,  che svela gli aspetti più sfuggenti della vita animale, come l’intelligenza, la sensibilità,  i codici specifici sempre subordinati ad un rigoroso ordine necessario, cioè naturale e finalizzato. 

La struttura di ogni essere vivente parte da un identico schema per poi evolversi nello spazio, nel tempo e nella complessità , e ci dobbiamo chiedere se pure gli animali hanno un’anima.
Se per anima intendiamo il coraggio, i sentimenti nobili, gli istinti generosi di un essere considerato dal punto di vista morale, ebbene sì, gli animali hanno un'anima

 In fondo l’etologia va confermando quello che Giordano Bruno aveva intuito con il suo genio filosofico, e cioè che tutti gli esseri viventi sono fenomeni diversi di un’unica sostanza universale, che parte da un unico schema per poi evolversi nello spazio,nel tempo e nella complessità

Da tempo gli etologi moderni (Konrad Lorenz e,  Celli, (tanto per citarne alcuni)  dimostrano l’intelligenza e la sensibilità degli animali, dal polipo all’elefante e al delfino, per non parlare di cani e gatti-

E anche l’uomo che  vede l’animale  più come carne che come amico , sarebbe ottuso nel ritenersi avulso da tale regno globale, cui appartiene indissolubilmente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La  scrittrice, una delle più famose antropologhe americane,  segue con dedizione, partecipazione emotiva  e rigore scientifico la saga di tre famiglie di cerbiatti stregando ogni lettore amante di quel mondo parallelo che e’ il mondo animale,  e ce la racconta con una straordinaria ricchezza di argomentazioni ed acute osservazioni che affrontano temi complessi come l’evoluzione delle specie e il difficile rapporto tra l’uomo e l’ecosistema.

Ha offerto loro cibo e acqua in un autunno particolarmente avverso, li ha seguiti nei loro apparentemente inspiegabili vagabondaggi scoprendone riti , emozioni e leggi che scandiscono ogni fase della loro esistenza .Condividiamo con l’autrice  questo lungo percorso di conoscenza,  che svela gli aspetti più sfuggenti della vita animale, come l’intelligenza, la sensibilità,  i codici specifici sempre subordinati ad un rigoroso ordine necessario, cioè naturale e finalizzato. 

La struttura di ogni essere vivente parte da un identico schema per poi evolversi nello spazio, nel tempo e nella complessità , e ci dobbiamo chiedere se pure gli animali hanno un’anima.
Se per anima intendiamo il coraggio, i sentimenti nobili, gli istinti generosi di un essere considerato dal punto di vista morale, ebbene sì, gli animali hanno un'anima

 In fondo l’etologia va confermando quello che Giordano Bruno aveva intuito con il suo genio filosofico, e cioè che tutti gli esseri viventi sono fenomeni diversi di un’unica sostanza universale, che parte da un unico schema per poi evolversi nello spazio,nel tempo e nella complessità

Da tempo gli etologi moderni (Konrad Lorenz e,  Celli, (tanto per citarne alcuni)  dimostrano l’intelligenza e la sensibilità degli animali, dal polipo all’elefante e al delfino, per non parlare di cani e gatti-

E anche l’uomo che  vede l’animale  più come carne che come amico , sarebbe ottuso nel ritenersi avulso da tale regno globale, cui appartiene indissolubilmente.